20.5.2023 – Un’Apecar chiamata “ABzero” (come i gruppi sanguigni) trasformata e dedicata ai donatori di sangue è la prima classificata nella sezione scuole superiori nell’edizione di quest’anno del premio “Il dono prezioso del sangue” organizzato dal “Reparto Donatori Sangue” (RDS) Montegrappa. Le premiazioni si sono svolte sabato 20 maggio presso l’auditorium “Vivaldi” di Cassola (Vicenza). L’Apecar fa il paio con il robot “Fomg” un transformer alto più di tre metri realizzato lo scorso anno che pure ha vinto il premio a questo concorso.
Presenti alla premiazione il presidente del gruppo di Fonte Michele Bosa, il presidente dell’Opera Monte Grappa don Paolo Magoga, il docente di meccanica Alessio Osso e una decina gli studenti dei corsi di meccanica e carrozzeria che hanno realizzato l’opera.
«Riuscire ad avvicinare in questo modo i ragazzi su un argomento come quello della donazione del sangue è molto bello», ha osservato il docente Osso, «il nuovo mezzo che abbiamo costruito è la fusione tra un’apecar e un quad mentre il telaio l’abbiamo costruito. L’abbiamo poi dotato di un motore Yamaha 600 tra l’entusiasmo di tutti».
«E’ un modo per proporre una didattica alternativa», aggiunge don Paolo Magoga, «un messaggio importante per i nostri ragazzi e per tutte quelle persone che si considerano di poco valore e che invece con l’aiuto degli altri possono diventare dei gioielli. Tutti abbiamo una possibilità di riscatto. Anche un pezzo di ferro arrugginito e un motore che non funziona, con buona volontà e impegno può riprendere a funzionare bene».
Luca Maria Chenet coordinatore del “Premio Marisa Nardini Viscidi”: «L’iniziativa coinvolge ogni anno gli istituti delle medie e delle superiori del comprensorio per sensibilizzare le giovani generazioni alla promozione e alla diffusione della cultura della donazione del sangue e del midollo osseo non solo come tessuto, ma anche come sostanza indispensabile nelle dinamiche terapeutiche per le malattie che ne richiedono l’uso. Nasce per volontà della signora Marisa mancata 24 anni fa che chiese ai figli di realizzare questo premio attraverso borse di studio in modo da sensibilizzare i più giovani»