Iniziativa realizzata dalla Fondazione Opera Monte Grappa con la collaborazione di Caritas di Treviso, Vicariato di Asolo, Fondazione Erasmo Pilla Onlus e Alternativa Ambiente cooperativa sociale con il sostegno economico della BCC Pordenonese e Monsile
TREVISO 1.6.2023 – Mons. Michele Tomasi, Vescovo di Treviso, nella Casa Circondariale di Santa Bona per partecipare alla consegna degli attestati spendibili professionalmente che alcuni detenuti hanno conquistato al termine di due corsi di formazione, uno di saldatura e uno di informatica. Si conclude così il primo atto del progetto Oltre le sbarre per i detenuti.
Si tratta di un’iniziativa realizzata dalla Fondazione Opera Monte Grappa con la collaborazione di Caritas di Treviso, Vicariato di Asolo, Fondazione Erasmo Pilla Onlus e Alternativa Ambiente cooperativa sociale con il fondamentale sostegno economico della BCC Pordenonese e Monsile, che ne ha riconosciuto il grande valore nel segno dell’attenzione che l’Istituto presta alle necessità della comunità.
I corsi hanno coinvolto inizialmente 14 persone selezionate dagli educatori della Casa Circondariale e si sono svolti nel polo occupazionale di Alternativa Ambiente che l’ha attrezzato per l’occasione.
La Scuola Professionale di Fonte della Fondazione Opera Monte Grappa ha messo a disposizione docenti, computer e saldatrici per lo svolgimento dei corsi, donando anche al carcere i computer e una saldatrice, auspicando così lo svolgimento di successivi corsi.
L’intervento di don Paolo Magoga
«Il progetto nasce da un desiderio di conoscenza dei preti del vicariato di Asolo di andare oltre le sbarre e conoscere la realtà del carcere da dentro. E qui l’incontro con don Piero, il cappellano, il direttore e alcune persone che lavorano. Nascono diverse pensieri, desideri, alcuni si realizzano come raccolte di generi di prima necessità abbigliamento, materiale per l’igiene della persona… offrire spazi in una canonica per un tempo breve fuori del carcere…. un possibile corso?
Ed eccoci a consegnare i diplomi di due corsi. Un lavoro che ha visto tante collaborazioni e tanti attori. Sicuramente la disponibilità del direttore Alberto Quagliotto e dei suoi collaboratori e del presidente Marco Toffoli. Un progetto che ha visto la Scuola Professionale di Fonte che presiedo mettere le sue migliori risorse che sono qui rappresentante sia come personale degli uffici che come docenti. Una scuola che con questo ponte dice la sua missione che ho voluto sintetizzare nel messaggio che ho lasciato a tutti i corsisti il primo giorno di scuola.
Ricordo una frase di quando ero ragazzo, era in un poster affisso alle pareti del Seminario, che diceva: “All’uomo che ti chiede aiuto non dare un pesce, insegnagli a pescare”. Da un po’ di tempo svolgo il mio servizio di prete in una scuola professionale a Fonte (TV) e ai ragazzi – circa 600 insegniamo proprio questo: poter aiutare se stessi e la propria famiglia imparando a mettere a frutto i talenti che hanno nelle loro mani, nel cuore e nella mente.
Proprio in questa scuola, ho imparato il valore di guardare oltre le sbarre. Perché, a ben vedere, tutti siamo dietro o dentro a delle sbarre. Possono essere i giudizi delle persone, può essere la nostra storia personale, possono essere i pensieri che ci turbano dentro. Tutti abbiamo bisogno che qualcuno ci tenda la mano, ci faccia sentire che c’è, ci liberi! Anche un corso di scuola può divenire uno spiraglio di libertà».